Nella nostra vita si possono aprire varchi che ci offrono la comprensione altra del mondo: in un labirinto dove ci si può perdere deliberatamente, dove si possono intrecciare realtà e romanzo, dove alla fine si può riprendere con chiarezza e forza il dialogo con la propria vita. È quello che succede ad Annachiara che si trova, suo malgrado, in una Capri leggera e mondana al centro di un torbido intreccio che si scioglie solo per la capacità della protagonista di leggere e interpretare fatti e persone attraverso una ricercata dilatazione e distorsione.
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