Peso | 0.130 kg |
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Dimensioni | 21 x 13 x 1 cm |
di: Tito Fiorani
Capri, 17 ottobre 1883. Nelle prime ore di un incantevole pomeriggio autunnale, corse voce che un nutrito gruppo di forestieri fosse sbarcato alla Marina Grande; la notizia in breve tempo si diffuse in tutta l’Isola.
Nulla di particolarmente rilevante se non per il fatto che i nuovi arrivati non erano normali turisti ma un gruppo di protestanti anglicani e che a quei tempi la loro presenza in un paese cattolico fosse ritenuta dalla maggior parte della popolazione sciagura peggiore delle incursioni saracene, delle quali era ancora vivo il terribile ricordo.
A guidare la fila degli invasori infedeli era il conte Osvaldo di Papengouth.
Inizia così il singolare tentativo di introdurre nella cattolicissima Anacapri la confessione evangelica battista.
Il tentativo ebbe un iniziale, inaspettato successo e una forte influenza sull’economia del luogo, per poi soccombere di fronte alla naturale “reazione” della Chiesa cattolica.
L’Autore ci introduce ai vari personaggi di questo semi-sconosciuto, lontano “scontro religioso” e ci fa conoscere i componenti della famiglia Papengouth, veri protagonisti della vicenda: dal biondo e affascinante conte Osvaldo, al figlio Alessandro chiamato “il contino”, morto in una disperata e misteriosa solitudine nella sua Anacapri.
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Peso | 0.130 kg |
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Dimensioni | 21 x 13 x 1 cm |
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