Anacapri, un fascino assorbente – HUFFINGTON POST ITALIA
di Gabriele Della Morte Riccardo Esposito illustra alcune direzioni auspicabili e qualche strada senza uscita “Facevamo lunghe passeggiate per Anacapri […]. Questa Capri recondita, dove si entra soltanto dopo un lungo pellegrinaggio e quando ormai l’etichetta di turista ti si è staccata di dosso, questa Capri popolare di rocce di vigne minuscole, di gente modesta, lavoratrice, essenziale, ha un fascino assorbente”. Così scriveva, nel 1952, Pablo Neruda, riferendosi ad Anacapri, il piccolo “di montagna”…
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