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Muti a Nisida e tra i cimeli della Biblioteca – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Stella Cervasio Un’altra giornata napoletana per Riccardo Muti che ha voluto visitare una seconda volta i ragazzi di Nisida. Ha pranzato con loro ed è rimasto nell’istituto di pena anche oltre, fino a far tardi alla seconda tappa della giornata, la Biblioteca nazionale, per vedere le rarità in materia di bibliofilia e musica e tornare sui passi del primo direttore della Nazionale, Vito Fornari, che era di Molfetta, di dove Muti è originario. Nel…

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Muti: «Callas e Tebaldi? Le amo, scelgo tra Coppi e Bartali, non tra loro» – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Ieri il maestro alla presentazione del libro di Francesco Canessa dedicato alle divine di Dario Ascoli «Il mio ricordo di Tebaldi è intenso e risale agli anni in cui ero direttore alla Scala: spesso sedeva in sala durante le prove, sempre con discrezione». Così Riccardo Muti che, in una parentesi tra i suoi impegni sul podio del San Carlo, è intervenuto alla Biblioteca Nazionale per la presentazione del libro di Francesco Canessa C’eravamo tanto odiate dedicato a Renata…

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La vita da esteta di Fersen nella Capri di cent’anni fa isola del gioco e dell’oblio – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Pier Luigi Razzano Capri e non più Capri. È più che mai valido, e quanto esatto il titolo del celebre memoir di Raffaele La Capria del 1991 per accorgersi dei cambiamenti dell’isola oggi. Sbarchi selvaggi di un turismo giornaliero mordi e fuggi, folla stordita in Piazzetta, passeggiata tra i grandi marchi, selfie con star e starlette, eventi. Modalità turistiche figlie del nostro tempo spingono Capri in direzione di un’omologazione che in realtà non le…

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Melamerson, una coppia in fuga a Vietri – IL MANIFESTO

di Lia Tagliacozzo Scaffale. «La ceramica sugli scogli» di Antonio Forcellino, edito da La Conchiglia. La vita artistica e le peripezie umane di una famiglia di ebrei tedeschi in costiera amalfitana Quando ancora la parola globalizzazione non era stata inventata; quando la parola migrazione si riferiva a quelle migliaia di italiani che traversavano mari e frontiere per sfuggire a una vita di fame e miseria c’era invece qualcuno che compiva il percorso inverso e in…

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Storia felice e dolente di Max e Flora, artisti nella Vietri anni ‘20 – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Pier Luigi Razzano Fu un paradiso di luce e quiete ad accogliere Max e Flora, che nel 1926 si erano lasciati alle spalle la Germania di Weimar avvolta da un’atmosfera plumbea, stretta dalla crisi economica, angustiata dal debito della Grande Guerra e dai venti dell’antisemitismo. Arrivarono a Vietri, Max e Flora, con la loro arte, un gusto raffinato, un’ispirazione rinnovata, e fondarono la Ics (Industria Ceramica Salernitana) potenziando una tradizione che si fece conoscere in…

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