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Capri oscena secondo de Sade – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Pier Luigi Razzano Osceno, scandaloso, senza limiti, sempre ossessionato dal piacere, il divino marchese de Sade soggiornò a Capri nella primavera del 1776. Il periodo trascorso sull’isola dallo scrittore libertino, già condannato in Francia per crimini, dissoluzioni, oltraggi di ogni sorta, che arrivò in Italia sotto falso nome come conte de Mazan, dimostra quanto fosse attento nell’osservare nel paesaggio i segni del passato ancora vivi, indicativi di una sfrenata e gioiosa vita. Un archeologo…

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La Conchiglia, 30 anni di passione per i libri – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Pier Luigi Razzano Se c’è un segreto è l’amore. Verso Capri, che   ogni   giorno   rinasce, sempre nuova, incredibilmente diversa, e per tutte le storie da Tiberio a Debussy, Rilke, Neruda, Sartre, dei tantissimi personaggi della cultura mondiale che nei secoli sono stati ipnotizzati dall’isola, senza riuscire più a farne a meno. Ausilia Veneruso e Riccardo Esposito, fondatori della casa editrice caprese La Conchiglia nel 1989, lo sanno bene, da trent’anni esatti. Ogni libro da…

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Callas-Tebaldi, la sfida diventa un amarcord – IL MATTINO

di Titta Fiore L’angelo e il Diavolo. La purezza della classicità e l’energia rivoluzionaria del nuovo. La Signorina e la Divina. Renata Tebaldi e Maria Callas, non solo straordinarie primedonne del belcanto. Come Coppi e Bartali nello sport, i due soprani divisero, in campo musicale, l’Italia che faticosamente usciva dalla seconda guerra mondiale con il desiderio di recuperare credibilità e peso anche oltre confine. Quali migliori ambasciatori dell’arte, della cultura, allora come in ogni tempo? E…

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Proverbi e modi dire Napoli antica e moderna in un dizionario filosofico – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Francesco Canessa Tra le firme più prestigiose del giornalismo napoletano nel mezzo delle due guerre e ancora subito dopo la seconda, Alberto Consiglio si distingue anche per una poderosa produzione di saggistica e storiografia. È interessante constatare come in quegli anni le nostre penne migliori abbiano scelto per realizzarsi una strada diversa dai colleghi della generazione precedente: se Libero Bovio, Ferdinando Russo, Ernesto Murolo, Giovanni Capurro avevano alternato il lavoro di redazione con la…

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Callas-Tebaldi, Canessa racconta – NAPOLI.COM

di Adriano Cisternino Come Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Benvenuti e Mazzinghi… così Maria Callas e Renata Tebaldi, due grandi voci della lirica italiana. “C’eravamo tanto odiate” (edizioni La Conchiglia) è il titolo del libro che Francesco Canessa ha presentato nella sala Rari della Biblioteca Nazionale con la partecipazione – dopo il saluto del direttore Francesco Mercurio – della sovrintendente del San Carlo Rosanna Purchia, del musicologo Massimo Lijacono della soprano Leona Peleskova, del…

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Muti a Nisida e tra i cimeli della Biblioteca – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Stella Cervasio Un’altra giornata napoletana per Riccardo Muti che ha voluto visitare una seconda volta i ragazzi di Nisida. Ha pranzato con loro ed è rimasto nell’istituto di pena anche oltre, fino a far tardi alla seconda tappa della giornata, la Biblioteca nazionale, per vedere le rarità in materia di bibliofilia e musica e tornare sui passi del primo direttore della Nazionale, Vito Fornari, che era di Molfetta, di dove Muti è originario. Nel…

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Muti: «Callas e Tebaldi? Le amo, scelgo tra Coppi e Bartali, non tra loro» – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Ieri il maestro alla presentazione del libro di Francesco Canessa dedicato alle divine di Dario Ascoli «Il mio ricordo di Tebaldi è intenso e risale agli anni in cui ero direttore alla Scala: spesso sedeva in sala durante le prove, sempre con discrezione». Così Riccardo Muti che, in una parentesi tra i suoi impegni sul podio del San Carlo, è intervenuto alla Biblioteca Nazionale per la presentazione del libro di Francesco Canessa C’eravamo tanto odiate dedicato a Renata…

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La vita da esteta di Fersen nella Capri di cent’anni fa isola del gioco e dell’oblio – LA REPUBBLICA NAPOLI

di Pier Luigi Razzano Capri e non più Capri. È più che mai valido, e quanto esatto il titolo del celebre memoir di Raffaele La Capria del 1991 per accorgersi dei cambiamenti dell’isola oggi. Sbarchi selvaggi di un turismo giornaliero mordi e fuggi, folla stordita in Piazzetta, passeggiata tra i grandi marchi, selfie con star e starlette, eventi. Modalità turistiche figlie del nostro tempo spingono Capri in direzione di un’omologazione che in realtà non le…

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